Riassunto schematizzato del Decreto legge “RILANCIO”.

DL rilancio riassunto

MISURE FISCALI E INTERVENTI INDENNITARI
• stralciata l’IRAP dovuta il prossimo 16 giugno – saldo 2019 e primo acconto 2020 – per tutte le imprese con ricavi fino a 250 milioni di euro;
• rinviata l’entrata in vigore di plastic tax e sugar tax al 1° gennaio 2021;
• sterilizzate le clausole di salvaguardia e, quindi, cancellati i previsti aumenti delle aliquote IVA e delle accise dal 1° gennaio 2021;
• stralciato il versamento della prima rata IMU 2020 per gli immobili del settore turistico;
• potenziato al 110% l’ecobonus e il sisma bonus per le spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per interventi volti a incrementare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre il rischio sismico. Ammessa la cessione e la bancabilità del relativo credito di imposta, analogamente a quanto previsto per altri crediti di imposta;
• innalzato a 1 milione di euro, in via strutturale, il limite per la compensazione orizzontale dei crediti di imposta;
• disposta l’applicazione dell’IVA ridotta al 5% per le cessioni di beni relativi al contenimento del contagio;
• credito d’imposta nella misura del 60% (30% per prestazioni complesse e affitto di aziende) dell’ammontare del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento di attività di impresa, arte e professione per i soggetti con ricavi non superiori a 5 milioni di euro. Il credito spetta per i mesi di marzo, aprile, maggio 2020 ed è subordinato (tranne che per le strutture alberghiere) ad una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo di imposta precedente. Il credito è cedibile e bancabile;
• per favorire l’attuazione del Protocollo di regolamentazione delle misure per il contenimento del Covid-19, vengono previsti interventi straordinari, con uno stanziamento di 403 milioni di euro, destinati alle imprese che intervengano nei luoghi di lavoro per la riduzione del rischio di contagio attraverso l’acquisto di apparecchiature, attrezzature, dispositivi elettronici per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori e altri strumenti di protezione individuale. L’erogazione dei contributi è affidata a Invitalia S.p.A., sulla base degli indirizzi specifici formulati dall’INAIL;
• estesa fino a maggio 2020 la sospensione dei versamenti tributari richiesti con avvisi bonari;
• sospesi i versamenti da cartelle di pagamento in scadenza fino al 31 maggio. I versamenti riprenderanno a partire da settembre, in 4 rate mensili;
• prorogato dal 30 giugno 2020 al 16 settembre 2020 il termine per la ripresa di tutti i versamenti di imposte e contributi sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio. I versamenti potranno essere effettuati in unica soluzione o in 4 rate;
• sospesa la procedura di compensazione tra credito imposta e debito iscritto a ruolo in sede di erogazione dei rimborsi fiscali;
• ampliate le ipotesi di esclusione dall’applicazione della disciplina degli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) per i periodi di imposta 2020-2021;
• prorogati al 2021 una serie di adempimenti IVA che richiedevano oneri di adeguamento;
• contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita IVA, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro (il contributo spetta se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 e per una quota del calo dei ricavi che varia tra il 20% e il 10% al crescere della dimensione aziendale).
• riduzione degli oneri delle bollette elettriche per commercianti e piccoli artigiani per i mesi di maggio, giugno e luglio;
• riduzione dei versamenti d’acconto delle accise sul gas naturale e l’energia elettrica, prevedendo il pagamento del 90% degli importi.

MISURE DI RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE
• detraibilità per le persone fisiche e deducibilità per quelle giuridiche, per il 2020, del 20% della somma investita a titolo di aumento di capitale di una o più società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata, anche semplificata, cooperativa, che non operino nel settore bancario, finanziario o assicurativo e con fatturato compreso tra 5 e 50 milioni. L’investimento massimo detraibile/deducibile non può eccedere l’importo di 2 milioni di euro. In parallelo, alle stesse società è riconosciuto un credito d’imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale e, comunque, fino a un massimo di 800 mila euro;
• istituzione del Fondo Patrimonio PMI, la cui gestione è affidata Invitalia, che potrà sottoscrivere, entro il 31 dicembre 2020, strumenti finanziari partecipativi emessi dalle imprese con fatturato compreso tra 5 e 50 milioni;
• costituzione da parte di CDP di un patrimonio destinato, denominato Patrimonio Rilancio, per il sostegno del sistema economico produttivo italiano. I destinatari del Patrimonio sono le società per azioni, anche quotate con fatturato superiore a 50 milioni (non operanti nel settore bancario, finanziario o assicurativo) e CDP potrà effettuare ogni forma di investimento, comunque di carattere temporaneo, inclusi la concessione di finanziamenti e garanzie, la sottoscrizione di strumenti finanziari e l’assunzione di partecipazioni. È specificato che il Patrimonio effettua i propri interventi, in via preferenziale, mediante sottoscrizione di prestiti obbligazionari convertibili, la partecipazione ad aumenti di capitale, acquisto di azioni quotate sul mercato secondario.

MISURE PER FAVORIRE IL PAGAMENTO DEI DEBITI DELLA PA
• istituito un fondo, con una dotazione di 12 miliardi di euro, destinato a concedere anticipazioni a regioni, province autonome, enti locali ed enti del servizio sanitario nazionale per far fronte al pagamento dei propri debiti di carattere commerciale certi, liquidi ed esigibili;
• sospeso l’art. 48-bis DPR n. 602/1973 che vincola il pagamento dei crediti commerciali alla previa verifica dell’assenza, in capo al fornitore, di debiti iscritti a ruolo per importi superiori a 5 mila euro.

MISURE PER LA TUTELA DEI LAVORATORI
• in materia di integrazione salariale:
− all’articolo 19 del DL “Cura Italia” viene reintrodotta la procedura di informazione e consultazione sindacale;
− terminate le 9 settimane, viene prorogata la possibilità di richiedere CIGO Covid-19, assegno ordinario Covid-19 e cassa integrazione in deroga per un periodo di ulteriori 5 settimane da fruire entro il 31 agosto ed un ulteriore successivo periodo di 4 settimane decorrenti dal 1° settembre al 31 ottobre 2020 (a valere su apposito capitolo di bilancio con dotazione pari a 2.740,8 milioni di euro, istituito nell’ambito dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali);
− cambia il termine di presentazione della domanda per CIGO Covid-19 e assegno ordinario Covid-19: non è più entro la fine del 4° mese ma l’istanza di accesso deve essere presentata entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio la sospensione o riduzione dell’orario di lavoro. Sono fatte salve le ipotesi relative alle domande riferite a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa che hanno avuto inizio nel periodo ricompreso tra il 23 febbraio e il 30 aprile 2020, per le quali il nuovo termine è fissato al 31 maggio 2020. Per le domande presentate fuori termine, il trattamento di integrazione salariale non potrà aver luogo per periodi anteriori di una settimana rispetto alla data di presentazione della domanda stessa;
− viene prevista la possibilità di ricomprendere nelle richieste di CIGO Covid-19, assegno ordinario Covid-19 e cassa integrazione in deroga anche i lavoratori assunti dal 17 marzo al 25 marzo 2020;
− successivamente all’entrata in vigore del decreto, per i periodi successivi alle 9 settimane, la cassa integrazione in deroga viene riconosciuta dall’Inps e non più dalle Regioni. In caso di richiesta di pagamento diretto da parte del datore di lavoro, l’Inps, nell’autorizzare la richiesta, dispone anche l’anticipazione di tale pagamento ai lavoratori nella misura del 40% dell’indennità dovuta;
− al fine di velocizzare le richieste di integrazione salariale con pagamento diretto, i datori di lavoro trasmettono la relativa domanda entro il 15 del mese di inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa o, nel caso di periodi compresi tra il 23 febbraio 2020 e la data di entrata in vigore del decreto, entro 15 giorni dalla medesima data di entrata in vigore. Le Amministrazioni competenti autorizzano queste domande entro il giorno 5 del mese successivo. Dopo l’autorizzazione, entro il giorno 15 di ogni mensilità successiva a quella in cui è collocato il periodo di integrazione salariale, i datori di lavoro comunicano all’Inps i dati per il pagamento delle prestazioni con le modalità indicate dall’Istituto. L’Inps dispone il pagamento delle prestazioni entro la fine del mese stesso a condizione che i dati per il pagamento siano stati resi in forma completa e corretta;
− per consentire la piena attuazione della Convenzione sottoscritta il 30 marzo 2020 con ABI, in tema di anticipazione dei trattamenti di integrazione salariale, viene istituito un Fondo di garanzia per l’accesso all’anticipazione medesima, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze. Criteri, condizioni e modalità di funzionamento di tale Fondo verranno disciplinati con decreto del Ministro dell’economia e del Ministro del Lavoro – da adottarsi entro 60 giorni – previa consultazione di ABI e parti firmatarie della citata convenzione.
• estensione da 60 giorni a 5 mesi del termine previsto dal DL “Cura Italia” per l’applicazione del divieto di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e quelli collettivi. Viene altresì esteso al 31 luglio 2020 il termine sino al quale, ai fini del trattamento economico, è equiparato a ricovero ospedaliero il periodo di assenza dal servizio dei lavoratori dipendenti pubblici e privati con disabilità gravi, immunodepressi o con patologie oncologiche.

MISURE DI POLITICA INDUSTRIALE
• fondo per l’acquisto di autoveicoli a basse emissioni: incremento per il 2020 da 70 a 100 milioni di euro;
• bonus mobilità: incremento da 70 a 120 milioni di euro del fondo per incentivare forme di mobilità sostenibile alternative al TPL (buono mobilità di 500 euro) e modifiche al Codice della Strada per la ciclomobilità;
• soppressione del comitato tecnico di supporto alla commissione VIA/VAS statale (molto problematico perché verrebbe meno il presupposto per costituire un fast track per le procedure PNIEC e gli altri progetti strategici);
• misure per il rafforzamento dell’ecosistema delle start up innovative;
• istituzione di un “Fondo per il trasferimento tecnologico”, con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2020, finalizzato alla promozione di iniziative e investimenti utili alla valorizzazione e all’utilizzo dei risultati della ricerca presso le imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle start-up innovative. Il soggetto gestore è l’Enea attraverso una Fondazione ad hoc;
• credito d’imposta ricerca e sviluppo: si introduce un aumento delle aliquote per le imprese delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che passano dal 12 al 25% per le grandi imprese, dal 12 al 35% per le medie imprese e dal 12 al 45% per le piccole imprese; è previsto che le commesse per attività extramuros di imprese a start up siano equiparate a quelle ai soggetti pubblici di ricerca e vengano considerate, quindi, al 150% nel calcolo dei costi.

MISURE PER LA TUTELA DEL CREDITO E DEL RISPARMIO
• interventi sulla stabilità del sistema finanziario: il MEF è autorizzato, nei sei mesi successivi all’entrata in vigore del decreto, a concedere la garanzia dello Stato su passività delle banche italiane fino a un valore nominale di 15 miliardi di euro. Inoltre, per assicurare l’ordinato svolgimento delle eventuali procedure di liquidazione coatta amministrativa di banche diverse da quelle di credito cooperativo, con attività totali di valore fino a 5 miliardi di euro, il MEF è autorizzato a concedere il sostegno pubblico alle operazioni di trasferimento a una banca acquirente di attività e passività, di azienda, rami d’azienda nonché di beni e rapporti giuridici individuabili in blocco della banca in liquidazione;
• rifinanziamento del Fondo di garanzia per le PMI: la misura è stata anticipata nei giorni scorsi ma, al momento, non è ancora noto l’importo stanziato.

MISURE IN MATERIA SANITARIA
• potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale e del personale del Servizio Sanitario Nazionale;
• riordino della rete ospedaliera;
• ulteriori risorse finanziarie (circa 3,2 miliardi di euro) che si andranno ad aggiungere a 1,4 miliardi di euro già previsti dal Decreto “Cura Italia”.

MISURE IN MATERIA DI INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
• compensazione al gestore della rete ferroviaria nazionale (RFI) con un indennizzo di 115 milioni di euro per le minori entrate (canoni e servizi) verificatesi dei mesi di marzo e aprile 2020;
• riduzione, dal 1° maggio 2020 al 30 giugno 2020, del canone di utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria per i servizi ferroviari passeggeri e merci non sottoposti ad obbligo di servizio pubblico, e rideterminazione ridotta dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, con compensazione delle relative minori entrate del gestore della rete ferroviaria con un fondo istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), con una dotazione complessiva di 155 milioni di euro per l’anno 2020;
• rifinanziamento del ferro-bonus (30 milioni) e del mare-bonus (20 milioni) per l’anno 2020;
• compensazione dei danni subiti dagli operatori aerei nazionali mediante istituzione di un fondo presso il MIT, con una dotazione di 130 milioni di euro per l’anno 2020;
• utilizzo delle disponibilità di bilancio delle Autorità di sistema portuale e dell’Autorità portuale di Gioia Tauro e di un fondo presso il MIT (con dotazione di 30 milioni per il 2020) per le seguenti misure: riduzione dei canoni concessori dovuti nell’anno 2020 fino al 31 luglio, a fronte di riduzione del fatturato tra il 1° febbraio e il 30 giugno 2020; contributi ai fornitori di lavoro portuale per gli anni 2020 e 2021;
• proroga delle autorizzazioni e delle concessioni del settore portuale;
• estensione, nei limiti della disciplina UE sugli aiuti di Stato, del credito d’imposta Mezzogiorno anche ai soggetti operanti nei settori del magazzinaggio e supporto ai trasporti;
• indennizzo alle imprese che prestano servizio di ormeggio nei porti italiani, nel limite di 24 milioni di euro per il 2020, per la riduzione delle prestazioni verificatesi dal 1° febbraio al 31 dicembre 2020;
• compensazione per la riduzione dei ricavi tariffari delle imprese di TPL, nel periodo dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020, mediante istituzione di un fondo presso il MIT con dotazione iniziale di 500 milioni di euro per l’anno 2020;
• disapplicazione delle disposizioni di riduzione dei corrispettivi o applicazione di sanzioni o penali al trasporto ferroviario passeggeri di lunga percorrenza e per i servizi ferroviari interregionali, per la mancata erogazione dei servizi varificatasi dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020;
• anticipazioni di pagamenti e corrispettivi dovuti alle imprese di TPL;
• disapplicazione del cofinanziamento nell’acquisto dei mezzi per rinnovo del materiale rotabile destinato ai servizi TPL fino al 31 dicembre 2024;
• incremento di ulteriori 40 milioni di euro per l’anno 2020 del cd. “Fondo salva-opere”;
• adozione da parte delle imprese e delle PA, entro il 31 dicembre di ogni anno, di piani degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di unità locali con più di 100 dipendenti ubicate nei capoluoghi di Regione e di Provincia, nelle Città metropolitane e nei Comuni con più di 50.000 abitanti, e nomina di mobility manager per il supporto professionale alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile;
• costituzione di una nuova società di trasporto aereo interamente controllata dal MEF (o controllata da società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta) con un apporto complessivo di 3 miliardi di euro, da sottoscrivere entro il 2020;
• obbligo applicativo dei trattamenti retributivi non inferiori a quelli minimi stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale del settore aereo al personale dei vettori aerei e delle imprese che operano e impiegano personale sul territorio italiano assoggettate a concessioni, autorizzazioni o certificazioni previste dalla normativa EASA o dalla normativa nazionale nonché alla vigilanza dell’ENAC;
• riversamento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco, a decorrere dal 1° luglio 2021, per il 50% alla gestione previdenziale dell’INPS e per il restante 50% al Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale;
• proroga della convenzione per i servizi pubblici di collegamento marittimo con le isole maggiori e minori fino alla conclusione delle procedure di affidamento e per un periodo non superiore ai 12 mesi successivi alla scadenza dello stato di emergenza;
• istituzione di un Commissario straordinario per le attività di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione degli interventi di messa in sicurezza antisismica e il ripristino della funzionalità delle Autostrade A24 e A25;
• approvazione (in deroga) dell’aggiornamento 2018-2019 del Contratto di Programma 2017-2021 RFI parte investimenti, su cui il CIPE ha già espresso parere favorevole, e del primo Atto Integrativo al Contratto di Programma RFI 2016-2021 parte servizi; approvazione dell’aggiornamento 2018-2019 del Contratto di Programma 2016-2020 ANAS, su cui il CIPE ha già espresso parere favorevole;
• autotrasporto: recupero delle somme non utilizzate per il rimborso pedaggi autostradali dal 1° gennaio 2017 e stanziamento di 20 milioni di euro finalizzato alla copertura delle riduzioni compensate dei pedaggi autostradali;
• compensazione delle minori entrate dell’ANAS nell’anno 2020 per una spesa autorizzata di 25 milioni di euro annui dal 2021 al 2034;
• compensazione degli effetti economici subiti, dal 23 febbraio e fino al 31 luglio 2020, dalle imprese di trasporto ferroviario di passeggeri e merci non soggetti a obblighi di servizio pubblico per 70 milioni di euro nel 2020 e 80 milioni di euro annui dal 2021 al 2034.
MISURE IN MATERIA DI COESIONE TERRITORIALE
• riprogrammazione delle risorse non utilizzate del FSC per il finanziamento (in via eccezionale) di interventi per l’emergenza, in coerenza e nei limiti delle risorse riprogrammate nell’ambito dei Programmi operativi dei Fondi SIE;
• riprogrammazione dei Fondi SIE 2014-2020, con cofinanziamento fino al 100% del Bilancio UE, per interventi destinati all’emergenza sanitaria con spese dichiarate dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2021, anche a copertura di spese anticipate dallo Stato;
• rifinanziamento del Fondo per le Aree Interne di 60 milioni di euro per il 2020, 30 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022;
• contributo a fondo perduto alle attività finanziate dall’agevolazione “Resto al Sud” a copertura dei relativi fabbisogni di circolante dovuti alla crisi di liquidità prodotta dall’emergenza Covid-19;
• contributi al terzo settore nelle regioni del Mezzogiorno per 120 milioni per l’anno 2020, di cui 20 milioni riservati ad interventi di contrasto alla povertà educativa.

MISURE IN MATERIA DI ISTRUZIONE
• sistema scolastico: destinati circa 1,5 miliardi di euro per garantire la ripartenza delle attività, di cui 331 milioni per l’adeguamento edilizio degli edifici e la dotazione di strumentazione digitale;
• sistemi formativi professionali regionali (IeFP, IFTS, ITS): viene regolata la partecipazione alle attività didattiche (anche a distanza) e la validità dell’anno scolastico-formativo anche in caso di sospensione delle attività. Non si destinano invece risorse per la digitalizzazione e l’adeguamento degli ambienti;
• università: vengono complessivamente stanziati 62 milioni, che si aggiungono ai 50 del fondo emergenziale per adeguamento degli ambienti e digitalizzazione istituito con il “Cura Italia”, più 220 milioni complessivi per il diritto allo studio, di cui 15 per i dottorandi di ricerca.

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