CORONAVIRUS E CORSA AGLI SPORTELLI

Con la paura del Coronavirus, possiamo assistere ad una corsa agli sportelli?

CORSA AGLI SPORTELLI CORONAVIRUS

Il 12/03/2020 la Banca centrale europea, durante una riunione straordinaria, ha lanciato un ampio pacchetto di misure per affrontare la crisi economica generata dall’epidemia di coronavirus.
Questa azione si propone l’obiettivo di fornire liquidità al sistema finanziario e bancario.

Le proiezioni economiche di marzo indicavano un +0,8% di PIL nel 2020, +1,3% nel 2021, +1,4% nel 2020, sono assolutamente superate dagli eventi mentre sono molto incerte le implicazioni sull’inflazione: il calo della domanda punta a un ribasso dei prezzi, mentre gli ostacoli alla produzione indicano probabile un rialzo.

In questo momento le Borse mondiali stanno subendo un rovinoso crollo più veloce e imponente rispetto agli anni della crisi.
Durante la crisi del “debito sovrano europeo” (2009), abbiamo assistito alla corsa agli sportelli (Grecia in primis).

Come mai ora non sta succedendo?

In momenti del genere le persone preferiscono correre al supermercato per fare scorte di cibo ma non pensano a ritirare i propri risparmi dalla banca?
Oltre che alla paura dell’evoluzione del Coronavirus in Italia ed Europa, dobbiamo preoccuparci anche della possibile chiusura degli istituti bancari e dall’introduzione di controlli ai movimenti dei capitali?
Cosa accadrebbe se il premier Conte decidesse di chiudere anche le filiali delle Banche?

In momenti cosi “irrazionali” è sempre meglio avere una riserva di denaro in casa, almeno possiamo avere l’illusione di avere una “ultima via di fuga”.

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