AFFITTARE CASA DURANTE IL CORONAVIRUS
Con la paura, si riducono gli affitti di case.
Con la diffusione del nuovo Coronavirus in Veneto – Lombardia e i casi di contagio che crescono di ora in ora, già a partire dal 24 febbraio i nuovi contratti di locazione per brevi e lunghi periodi sono diminuiti.
Piovono a raffica le disdette effettuate per il Salone del Mobile, previsto dal 21 al 26 aprile e slittato a giugno.
Terminata la settimana della moda svoltasi “a porte chiuse”, i turisti e i viaggiatori business rimandano i propri viaggi e preferiscono stare a casa.
Si stima che per nel mese di febbraio vi sia stata una riduzione del 20% di prenotazioni per brevi-brevissimi periodi.
È prevedibile che la riduzione di affitti nei mesi di marzo e aprile aumenteranno.
Gli operatori privati che affittano i propri appartamenti a turisti e lavoratori business si tratta di perdita di reddito, senza particolari costi. Gli operatori professionali invece andranno incontro ad una situazione insostenibile, dovendo pagare alti costi fissi quali personale, uffici, software, investimenti ecc ecc.
Dal lato affitti a lungo termine (affitti per periodi superiori all’anno a famiglie o studenti) le agenzie immobiliari registrano un calo di richieste di visione immobili.
La paura (spropositata ed irrazionale) di questo virus ci mostra quanto fragile è la nostra economia.
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